lunedì 25 giugno 2007

il giorno che...

Ore 21, si parte dal paese a 60 km a sud di roma, per il jaiss e a seguire il the west. Si festeggia la pasqua e manco a farlo apposta le colombe sono con noi. Siamo sulla superstrada per roma quando accade la prima cosa che segnerà la mia memoria. Stiamo passando davanti ad uno di quei megaconcessionari di caravan, una distesa sconfinata di camper e roulotte, quando uno dei miei amici, soprannominato il Kallina, esclama: guarda sti cazzo de zingari quanti cazzo so! Nella macchina scoppia la risata isterica e contagiosa che ci accompagnerà fino ad empoli. Il viaggio è ricco di illegalità che non sto qui a sottolineare. Dopo 4 ore siamo al jaiss. Si entra, (regolarmente gratis) si balla (regolarmente a centro pista) , si fa casino,(memorabile entrata in scena di francesconi con la croce sulla spalla al grido di è arrivata la quaresima) si rimedia la cassettina (naturalmente di miki) e ci si fa un bel po.. di risate. Sono quasi le 4 e sono al centro pista con Kallina e uno dei miei amici (il proprietario della macchina) quando questo si china per terra e raccoglie qualcosa. Lo guardiamo convinti che avesse trovato qualcosa di ..utile.. e lui invece mi dice euforico: ho trovato un biglietto del guardaroba, accompagname all..uscita, me piò sto giubbotto e lo poso in macchina fuori. Attraversiamo tutta la pista, arriviamo fino al guardaroba, lui con area disinvolta e mascella tremabonda da il biglietto alla cassiera: la cassiera lo prende e va a cercare il capo in questione. Quando torna, l..amara sorpresa: il biglietto era il suo. A distanza di anni non sono ancora riuscito a capire se è stata una botta di sfiga o di fortuna. Ma ormai si sono fatte le 5, ultimo disco a luci accese, poi giusto il tempo di staccare il gallina da sotto la consolle e si parte per il the west. Il viaggio è di quelli con lo stereo a palla con la cassettina nuova, ballando in auto alla luce del giorno. Tappa obbligata all'autogrill con tipiche figure di merda: è proprio in questa occasione che ho imparato una volta per tutte ad avvicinare la zuccheriera alla tazzina di caffè o viceversa. Infatti, ogni volta che mettevo lo zucchero nel caffè seminavo una pista di zucchero lungo tutto il bancone. Le mani tremano in certe occasioni, specialmente quando ti ritrovi la famigliola che fa colazione per la gita della domenica mattina, proprio accanto a te che ti guarda con aria schifata. Dopo una tappa ai cessi e una lavata di faccia si parte e si arriva la the west. Si entra (regolarmente gratis) si balla (regolarmente al centro pista) e si tira avanti fino alla fine. Alle 16,30 ci sono 2000 persone all'interno del capannone che non vogliono andare via. Raulo al microfono fa la sua predica: ragazzi dovevamo chiudere alle 4 sono le 4 e mezza...dobbiamo spegnere. Nessuno si muove. Allora Raulo dice: va bene, allora ultimo disco, ultimo disco per accompagnarvi all'uscita...e qui parte fasano con un pezzo a cassa dritta da 160 battute al minuto. Non sto qui a dirvi come sono uscite queste 2000 persone.
Ma fuori nel parcheggio si consuma il pezzo più memorabile di questa avventura, fate bene attenzione: usciamo e ci dirigiamo alla macchina. Tutti hanno finito tutto tranne il Kallina che ha ancora qualcosa in tasca. Noi camminiamo su un lato lui da solo sull'altro.
Mentre il Kallina si sta frugando in tasca per consumare la sua colazione incrociamo la volante dei carramba. Il Kallina se ne accorge, e per fare il vago (finta di nulla in romano) si mette a ballare in mezzo alla strada. (il suo inconscio credeva di essere ancora in mezzo alla pista e sapete tutti che conviene ballare al centropista per fare i vaghi quando stai maneggiando). Per grazia di dio i carabinieri non si fermano e proseguono. A ripensarci oggi, non so quante volte siamo stati graziati in queste occasioni. Ancora una volta siamo salvi, pronti per il ritorno a casa con tanti anedoti da raccontare e i dischi più belli fissi nella mente. Il viaggio in macchina è un continuo dibattito: fasano da paura, no miki ha spaccato tutto, si ma quel disco di noferini....e così fino a casa. Un'altra avventura si è conclusa, il sorriso è sui nostri volti e ci rimarrà per sempre, ogni volta che ricorderemo insieme quei momenti. Perché questi flash della memoria per noi tutti che abbiamo vissuto quei momenti sono come delle fotografie. Basta mettere su la cassetta di quella serata per rivivere tutto come fosse ieri.

(n3)rva

OGNI RIFERIMENTO A FATTI, COSE, PERSONE E ANIMALI E' PURAMENTE CASUALE.
I CONTENUTI E I PERSONAGGI SONO FRUTTO DI PURA FANTASIA.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi devi dire dove pigli ste storie so troppo forti...si che queste erano capate, partivi andava a kilomitri di distanza x farte un festone e l'after e poi tornare a casa, xò quanti di loro nn sn tornati più a casa o ora nn ci sn più...

antonio fatini ha detto...

ok...
poi ti dico sul forum o via msn...

;)

Anonimo ha detto...

Nerva numero 1!

Con la zuccheriera all autogrill hai vinto...

Milhouse;)

Anonimo ha detto...

Era il week end tipo di quegli anni 95-96...quelli vissuti da leoni, pronti a sfidare il freddo invernale nella piazzetta del Jaiss aspettando che Dario & Laura ti facessero entrare...Quelli in cui trovavi il flyer dell'Ashram alla stazione di Empoli e non sapevi come arrivarci senza macchina...ma volevi partecipare a quello strano after...Bettina, Ubj e tutto l'universo Beta...Gli anni dell'unico baretto aperto alle sei di mattina prima del ponticello a Empoli dove il barista , ormai abituato a vedere gli zombie usicre dal Jaiss ti chiedeva cosa volevi e tu non lo sentivi...1 perche' le 18.000 watt di impianto Martin Audio ci accompagnavano per ore ed ore e 2 per l'uscita dal nostro corpo e le farfalle nella testa...Ma la magliettina o l'adesivo JAISS by 585 o la cassettina di Miki (20.000 lire!!) erano un must prima di uscire dal Jaiss...
Un ricordo a tutti i presenti, Indians compresi, anzi tutti tranne quelli di Nettuno (come diceva Francesconi al The West)...