Era estate, la caldissima estate del '95 e quella domenica mattina c'era: THE WEST. La riserva. Era una settimana che ci preparavamo, che spierreggiavamo, che coinvolgevamo gente, che ci fomentavamo. Eravamo tutti pronti per il rito dei riti, in mezzo alla vallata, musica, amici e amore. Tutta la comitiva, aveva il suo vestito da indiano: chi solo qualche piuma raccolta sulla spiaggia durante la settimana, e chi veri e propri costumini da indiano in pelle di daino. Nonne, zie, sarte amiche di amici avevano avuto un bel da fare in quella settimana. Altri come me, avevano interpretato l'indiano del 21 secolo, con gonnellino ricavato da vecchia felpa, maglietta fluorescente dell'olanda e capelli biondo platino.
Insomma, quella notte verso le 4, sembravamo in partenza per il carnevale, un carnevale molto speciale, in pieno agosto. E alle 4 in punto, dopo mille smanie, e mille preparativi, la carovana partì. Io ero alla guida della mia piccola diligenza, una scatoletta nera chiamata ROVER 111. La macchina più scomoda della categoria, 4 metriquadri, 2 sportelli, con interni in alcantara che sotto il sole si autoriscaldavano a mille. Con me, nella piccola scatola nera, c'erano: Marc, che indossava con disinvoltura un gonnellino indiano, a petto nudo, con segni di vernice blu in faccia e per tutto il corpo. Pecca, la fotocopia di Marc, con qualche penna in più sulla testa e qualche tic in più sul volto. Roberta, un pezzo di gnocca in pieno stile indiano, soprannominata per l'occasione "gnocca seduta". Eravamo, giovani e belli, spensierati in viaggio, col corpo e con la mente. L'aurelia scorreva davanti a noi e le prime luci dell'alba illuminavano la strada. Una bottiglia d'acqua con frammenti di pastarelle e francobolli girava per l'auto, e pian piano l'umore saliva, sempre di più. Ogni cosa diventava un pretesto per ridere, e le risate coprivano anche la musica della cassetta oramai al 3° giro. Tutto filava liscio, finchè ad un tratto, all'altezza di Bibbona...l'imprevisto degli imprevisti. Abbiamo bucato cazzo! Posteriore destra. Cazzo. Mi accosto, e parcheggio sulla corsia di emergenza. Alle 7 del mattino di domenica sull'aurelia. Scendo dall'auto e smadonno. E in quel momento mi accorgo di essere praticamente solo, anzi solo sarebbe stato meglio solo. Ero in compagnia di 3 fulminati che ancora ridevano in macchina solo per il fatto di aver bucato. "Minkia, scendete un po'!" "Datemi na mano!" E loro scendono riedendo, e continuano a ridere appoggiati al guard rail. Mi incazzo ancora di più, mi armo di santa pazienza e comincio a cercare crick, chiave, gomma di scorta. E loro che li che ridono ridono. E mentre mi accuccio, giù per cambiare la ruota, sento un rumore in lontananza e le risate che si fermano all'istante. E' un'auto in arrivo! Giusto il tempo di pensare.."oddio mo se passano le guardie so cazzi"..che mi alzo e vedo passare lentamente accanto a noi una fiat marea, con una famigliola a bordo. Tutti increduli, tutti voltati verso di noi con la bocca spalancata e la bambina di 5 o 6 anni spiaccicata la vetro che ci guarda come fossimo marziani. All'istante penso: "ma che cazzo se guardano questi?" Ma prima di finire la frase, realizzo tra me e me, la scena che si sono trovati davanti questi poveretti: quattro deficenti, vestiti da indiani, in pieno agosto, alle 7 del mattino di domenica, che cambiano la gomma dell'auto sull'aurelia. Già è troppo che non so annati a sbatte! A quel punto, la risata contaggiosa, ci prese ancora di più e non ci lasciò più. Mai più. Anche oggi, a 10 anni di distanza. Anche ora, proprio mentre scrivo. Perché anche questo è the west. Dove tutto è possibile.
(n3)rva
OGNI RIFERIMENTO A FATTI, COSE, PERSONE E ANIMALI E' PURAMENTE CASUALE.
I CONTENUTI E I PERSONAGGI SONO FRUTTO DI PURA FANTASIA.
martedì 31 luglio 2007
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4 commenti:
come ti capisco...
quando si mettono a ridere rischiano di essere abbandonati per strada!!!
big nerva!!!
un giorno o un altro si deve fà un libro...O_o
eheh...
anto...zitto!!!
sennò prendo a pizze te e l'amio tuo!!! :P
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