sabato 31 gennaio 2009

i music selection 6 "amigdala"

un viaggio nel suono, questo lo spirito che ha animato claudio coccoluto per la realizzazione dalla sua nuova raccolta, "AMIGDALA".
tutto inizia con la scoperta della carica evocativa di una parola, di una espressione che, da sola, sintetizza alla perfezione il cuore del progetto.
‘amigdala’ è il nome con il quale viene indicata la ghiandola nel cervello sede dell’intelligenza, e della memoria emotiva.
"l’ ho scelta, dice claudio, per testimoniare quanto sia necessario risvegliare la creatività musicale".
partendo dalla riscoperta, la rilettura delle radici, i frammenti più eccitanti della storia recente della musica elettronica, ma ‘filtrandoli’ attraverso i linguaggi nati con la rivoluzione tecnologica, che hanno definitivamente modificato la nostra relazione con le ‘macchine’. rendendola, ed è questo che "amigdala" vuole raccontare, più umana, quasi la cultura digitale fosse un occasione per esaltare, quelli aspetti che non conoscevamo del nostro sapere, fisico e mentale.
‘amigdala’, quindi, è un invito a riscoprire il piacere della percezione ‘tattile’ della musica, la sua forza evocativa ed emotiva, il gusto della seduzione sonora che nasce da un approccio non mediato dagli obblighi dei generi.
claudio coccoluto si riappropria così di una dimensione ‘live’ del fare musica, dove i vinili, mixati in diretta, tornano ad essere i protagonisti, ostentando una fisicità ‘sensuale’ del suono, sconosciuta alla asettica glacialità dei file mp3. è il desiderio di esplorare i territori, senza i condizionamenti delle mode, ma, piuttosto, considerando la pista da ballo come un‘area ‘liberata’ dove la ricerca è possibile. una ricerca che possa coniugare il cervello e la fisicità della danza.
la musica, quindi diventa quasi un pretesto, un’occasione per lasciarsi andare ad un rito antichissimo, quello della ‘pura emozione’ che questi suoni fanno nascere. così il ‘senso’ di questo nuovo lavoro di claudio coccoluto è quello di avvicinare la nostra ‘percezione distratta’, a talenti giovanissimi, nuove scoperte, realtà sperimentali che, qui, si fanno colonna sonora del tempo in cui viviamo. quello di amigdala.
la tracklist comprende, tra gli altri, brani di artisti nel nuovo soul elettronico tedesco, come thomas barnett e mathias meyer, avant garde space jazz con i dop, nomi nuovi del funky tecnologico italiano, come luca bacchetti, collaborazioni tra berlino e oslo, somolun vs ost & kjex, una rivelazione russa, la progressive techno di masha era sino al brano finale, un omaggio alla profondità dello spazio, di claudio coccoluto.

vi consiglio di comprarlo ed ascoltarlo in qualsiasi momento della giornata, sia durante lo studio sia mentre vi state prendendo una tazza di thè caldo; i suoni selezionati da claudio sono stati scelti proprio per aprire il cervello e anche, mi sbilancio, provare emozioni diverse. a me ha smosso l'amigdala...

www.claudiococcoluto.dj
www.myspace.com/coccodj

9 commenti:

Anonimo ha detto...

..nella lista della spesa.

Anonimo ha detto...

mo addirittura asettica glacialità è ora che sti dj la finiscono con ste cazzate...
secondo me gli rosica tanto che ce sta chi col digitale fa meglio de loro...

co tutto il rispetto che provo pe coccoluto...
ma sta cosa inizia a stufà te ce puoi attaccà na volta ma non lo devi ribadì ogni istante sta a diventà de na pesantezza unica...
che poi è pure na limitazione da cretini usà solo vinile, molti pezzi manco vengono stampati più in vynil 12...
come chi dice che il vinile suona meglio del cd gli farei sentì un macintosh valvolare collegato a un lettore cd harman kardon poi vedemo se se sente meglio il vinile...
in discoteca a quei volumi dove le frequenze pe le orecchie diventano rumori me vengono a parlà de suono più caldo... ridicoli!

poi sul disco cioè, tante belle parole però alla fine è na compilation, bella suona freak però dalla descrizione pare che fa un miracolo...

umiltà...


un disco da caffetteria comunque...

15 euro 11 tracce troppo!

Voto 7/10

-barnaba on the top of giradischi che se magna i grisbì aka il recensore nascosto-

Anonimo ha detto...

A- conosci anche l'italiano?

B- l'articolo parla della ricerca della sonorità, o in particolare, della necessità di ricercare nuove sonorità... questo è anche quello che vuole mettere in evidenza Claudio con la realizzazione di questo disco. Piaccia o non piaccia, non è solo questione di gusti.

C- cosa centra la qualità audio con l'articolo? :|

Anonimo ha detto...

leggo certi commenti riamngo allibito.. chi sputa sentenze sul vinile..chi butta merda sul lavoro di dj storici.. ci vorrebbe piu serietà e professionalità da parte di tutti.imprenditori e dj "emergenti" se cosi li dobbiamo chiamare..
la musica è magia, il vinile è storia..chi nn lo capisce e soprattutto chi nn lo sente nn porta risp a chi a dedicato una vita all'arte del dj.

Anonimo ha detto...

A- Parlo come me pare se non capisci non me leggi... nema problema...

B- non è un articolo ma un comunicato stampa della just entertainment scritto ad hoc per l'uscita del cd se non capisci questo non capisci n'cazzo...

ricerca del suono?
so pezzi che suona qualsiasi dj apri gli occhi...
ricerca musicale vuol dì fasse un giro su freebase records o su disco inn shop?
e daje no?

C- c'entra perchè ogni volta che un dj entra in loop co sta stronzata del vinile se ne esce con la storia del suono più caldo o della migliore qualità...
o qualcun'altro con la storia delle tradizioni se dovessimo sta a guardà le tradizioni staremmo ancora coi sintetizzatori analogici...
annate a lavorà che è mejo...

D- a me il disco piace ho solo criticato st'ipocrisia de base che porta i dj a rifugiarsi nel: io uso solo solo vinile so meglio dell'altri...

leggi certi commenti e rimani allibito...

io leggo certi comunicati stampa pe na compilation e rimango basito...

se tira fuori un lp prodotto da lui ce scrivemo un libro?

volemo parlà de musica parlamo de musica se voi parlà de brioches se beccamo al bar... cià!

-barnaba irritato-

Anonimo ha detto...

_ SAVE THE VINYL ***

Anonimo ha detto...

cari tutti,innanzitutto grazie per il "dibattito": fan un gran bene confrontarsi, ce ne fossero....

permettetemi quindi 2 precisazioni:

mai fatto partito politico del vinile: io lo preferisco, perchè trovo che la tecnologia (che io adoro ed uso come produttore e seguo maniacalmente) ancora non ha elevato il "linguaggio", voglio dire che nonostante tanta potenza di fuoco ciò che vedo in giro è ancora un surrogato del "mettere dischi" nonostante le potenzialità di Ableton Live (per esempio) che porterebbero e porteranno la sfida a livelli più alti di espressione musicale... vogliamo parlarne?

barnaba (se si chiama così) ha ragione, ma devo ricordargli che un comunicato stampa è uno strumento di marketing e non il mio pensiero, per cui, ammetto l'enfasi ma considera che è uno spot!

attento a parlà però di MacIntosh e Harman Kardon (due filosofie del suono opposte) con chi ha dedicato la vita a valvole e potenziometri; anche perchè sul fronte della qualità sonora dei club hai già detto tu e sono perfettamente d'accordo.

l'unica vera polemica è sull'MP3 e chi lo usa e come se lo procura e come lo "tratta"... interessante aprire QUESTA discussione.

su IMS6: nessuno vuol farla passare per quello che non è; trattasi di compilation con brani tra i miei preferiti che hanno una sequenza logica (per me) e preciso criterio.

che li mettano tutti: non so, non credo, e con tutto il rispetto, manco me ne fotte... l'obiettivo di affacciarsi al mercato è portare un prodotto di nicchia ad un pubblico più ampio; naturale che chi mangia pane e musica possa trovarlo meno incisivo ma come al solito il punto di vista relativizza il giudizio.

a disposizione di tutti su questa pagina per un bello scambio, sano, costruttivo, senza pregiudizi, di idee... ne servono davvero molte de stì tempi!

ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Ciao Claudio se veramente sei tu...

Penso che sia inutile dire quanto ti rispetto e ti stimo, I Music Selection 6 è sul mio scaffale, come tutti gli altri volumi.

Il mio non era un attacco alla tua persona o al tuo lavoro, bensì ad un comunicato stampa, perchè da quanto ne evince tu fai parte del "partito del vinile".
Ognuno è libero di pubblicizzare come vuole il proprio prodotto, ed io, visto il ruolo che mi sono attribuito su questo blog, ovvero quello di giustiziere e giudice ho il dovere di giudicare e criticare.

Il problema degli mp3 e da dove provengono non si risolve di certo sminuendo chi ne fa uso o attribuendosi capacità perchè si usa il vinile, ma facendovi tutelare dai cosidetti "difensori" del diritto d'autore.

Mo posso tornà a parlà romano. Ciao Clà, attendo con ansia la tua prossima serata in consolle al Goa.



-barnaba momentaneamente italianizzato-

Anonimo ha detto...

Amigdala è anche il nome di una nota serata di musica elettronica romana: www.amigdalaqueer.it