domenica 20 gennaio 2008

cobblestone jazz

un unico trio, i cobblestone jazz. usano computer e strumenti analogici per creare suoni ridotti che mantengano la qualità è l'improvvisazione jazz all'interno dei parametri minimal. attraverso uno scambio, in tempo reale, di forma musicale, di lingua e di idee, tyger dhula, mathew jonson e danuel tate forniscono un continuo senso di sorpresa e di scoperta ai loro ascoltatori.
l'influenza che ogni membro ha sul sound del gruppo contribuisce al successo internazionale che i cobblestone jazz continuano ad avere. la storia di tyger dhula come dj e produttore di musica elettronica fornisce le necessarie basi stilistiche che fanno da sfondo per le improvvisazioni del gruppo. la sua abilità nello scomporre i groove fino ai loro elementi chiave detiene saldamente le sue produzioni all'interno delle tradizioni della musica elettronica. mathew jonson invece abile nel mixare e comporre liberamente continua il suo impegno per portare la sua musica in nuove direzioni, utilizzando "analogic drum machine" e sintetizzatori come suoi strumenti, sceglie di scrivere le sue parti nel momento di pre-configurazione dei patterns. la storia di danuel tate come musicista jazz e performer aiuta l'approccio del gruppo alla scrittura della musica. quando suona la sua tastiera mostra una ricca comprensione della moderna armonia e melodia, ma, come molti grandi artisti, la sua dedizione alla semplicità è ciò che lo tiene in alta considerazione.
dal 2002 con l'uscita "the 5th element" i cobbleston jazz hanno ricevuto critiche per le loro produzioni su iiwii e wagon repair. il gruppo è supportato da diversi djs internazionali come laurent garnier, daniel bell, gilles peterson, luciano, josh wink, sven vath , richie hawtin, dan curtin, carl craig, moodymann, theo parrish, joe clausell e molti altri. le loro perfomance internazionali vanno dal fabric a londra al montreux jazz festival in svizzera. i loro spettacoli dal vivo sono una rappresentazione di come si crea la musica. questi spettacoli danno al pubblico una nuova prospettiva sul genio di mathew jonson, nonché sul futuro della musica elettronica.

strumenti tecnici:

1 x 24 channel mixing desk (preferibilmente allen & heath gl2200, midas venezia).
1 x power stabilizzatore.
1 x ensoniq dp/4.
1 x roland sh-101 e roland tr-909.
1 x fender rhodes stage piano mark II
1 x 6 potenza di uscita bar / strip
2 x monitor altoparlanti da sinistra e da destra, di fronte all'artista o accanto a lui.
1 x sub , che è valutato in equilibrio di potenza con il monitor.

releases:

2007 "23 seconds" (k7) 2xcd, 3xlp
2007 "lime in da coconut" (wagon repair) 12“
2007 "dmt" (wagon repair)12“ s/sided
2006 "the creator e.p. - live 2002" (itiswhatitis recordings) 12“
2006 "dump truck" (wagon repair) 12“
2006 "india in me" (wagon repair) 12“
2005 "the live e.p." (itiswhatitis recordings) 12“
2002 "5th element e.p." (itiswhatitis recordings) 12“

www.cobblestonejazz.com
www.myspace.com/cobblestonejazzmathewjonson

1 commento:

Anonimo ha detto...

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