giovedì 13 settembre 2007

matthew dear

questo è forse uno degli artisti più difficili da descrivere; si potrebbero usare termini generici come minimale, techno, electro, pop, acid, comunque non si riuscirebbe nemmeno minimamente a centrare in pieno matthew dear.
nato in texas ma residente a detroit, oltre a produrre con il suo vero nome, matthew si diverte anche a creare come : false (su plus 8 e m_nus), jabberjaw (su perlon) nonchè audion (spectral sound) alias con cui da sfogo al suo lato più "rumoroso".
dopo aver conosciuto ad una festa alla fine degli anni 90 sam valenti (fondatore della ghostly international) pubblica per lui il primo ep dell'etichetta, "hands up for detroit".
successivamente esce l’album d’esordio ‘leave luck to heaven’, una fusione di pop e minimal techno pubblicato nel 2003 che viene seguito dalla controparte "blackstrobe" (ghostly international, 2004) che lo fa conoscere al mondo intero, che successivamente lo aprezzerà per la mina "mouth to mouth" vero floor killer che ha fatto ballare i club di tutto il mondo. le sue produzioni e l'esperienza decennale dietro ai giradischi gli permettono di essere considerato uno dei più stimati artisti techno americani, famoso per le sue sbalorditive performance dal vivo e i suoi complessi dj set. oltre a tutto ciò matthew ha appena pubblicato "asa bread", che lo riporta alle sue origini pop elettroniche, il giovane texano infatti è in tour negli states e in europa con la sua band (matthew dear's big hands) proprio per promuovere l'album con cui cerca di raccontare attraverso la sua voce da baritono (si signori questo fenomeno oltretutto canta pure...) storie di vita quotidiana.
impressionante.

www.matthewdear.com
www.myspace.com/matthewdear
www.suckfish.org

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