domenica 14 dicembre 2008

hobo "from a to b"



antonio ne aveva parlato un pò di giorni fa...eccovi svelato l'arcano.
buon ascolto!!!

22 commenti:

Anonimo ha detto...

vabbè...non è un gran disco...

Anonimo ha detto...

io ancora non sento il disco, ma dai pre-ascolti non mi era sembrato affatto male. Certo nulla di troppo particolare e affatto 'innovativo', ma il suono mi era sembrato abbastanza ricercato e studiato quindi, a mio parere, Hobo ha fatto un buonissimo lavoro: degustibus.

Anonimo ha detto...

non disputadum est

Anonimo ha detto...

eh si,molto ricercato e studiato.
suoni ricercati,metrica ineccepibile,davvero da musicista esperto.
stochausen si starà rivoltando nella tomba.

Anonimo ha detto...

allora vai ad ascoltare stockhausen se devi criticare

Anonimo ha detto...

ma cosa c'entra?
ho detto la mia su un commento di un utente che dice che questo è un pezzo ricercato...

Anonimo ha detto...

ti sei scordato una 'K' nel nome e ti posso tranquillamente dire che il commento avresti potuto anche evitarlo perchè hai messo a confronto un genio musicale con un 'semplice' produttore musicale. Carpisci la differenza tutt'altro che sottile? Spero di sì, ma per completare ti aggiungo che si tratta di generi musicali del tutto diversi, sempre che per Stockhausen si possa parlare di approdo ad un unico genere ed un unico stile. Oltretutto OGNI genere musicale, in quanto tale, ha le sue peculiarità sonore e la bravura di un produttore, approdato ad uno o più filoni della musica, è proprio integrare al meglio le diverse sonorità al fine di creare un 'impasto' il più omogeneo e riuscito possibile. Cose che benissimo saprai almeno che non mi hai buttato solamente un nome messo a caso.

Sono convinto che Hobo abbia integrato benissimo i suoni che ho sentito nei pre-ascolti e per fare ciò è inevitabile studiarli e ricercarli: se poi non sono 'innovativi' non è colpa sua...la genialità non si trova dietro l'angolo...

Anonimo ha detto...

Ho il piacere di possedere le tracce integrali e posso garantirvi che sono davvero ottime produzioni.

Anonimo ha detto...

il problema è che pensi che ci sia uno studio dietro.
sai quanto ci vuole a produrre una traccia simile con live???molto poco.
e i suoni? puoi tranquillamente farla coi preset,insomma non certo una ricerca infinita.
tutto qui.

Anonimo ha detto...

Anonimo (dio quanto odio non potervi identificare) molto poco? sicuro, sicuro, sicuro...sicuro? Poi non ho capito che intendi per 'Live', ma se è un software, qualsiasi software sia, credo che hai sbagliato esempio da associare alla produzione in partenza: avendo provato solo a livello amatoriale e per giunta solo software (mai toccato un sintetizzatore) ti posso assicurare che facile non lo è affatto solo per la vastità di metodi che i software consentono per lavorare il suono. Per quanto riguarda i suoni presettati, senza offesa, ho i miei dubbi che si raggiunga quel risultato e, presumo, che per essere integrati nel modo in cui è stato fatto siano stati lavorati....

non sò quanto sia stato lavorato, quindi studiato e ricercato, il suono e SOLO chi lo ha fatto, visto fare, o conosce bene le 'fonti' sonore del produttore può dirlo, quello che sò è che ha ottenuto un ottimo risultato (non a detta mia solamente) e vedendo altri risultati presumo che ci sia stato lavoro dietro...

P.S. mi sono accorto che intendiamo due cose leggermente diverse per studio e ricerca del suono...

Anonimo ha detto...

Beh sì in effetti con Ableton Live non è che ci voglia moltissimo, ma questo si potrebbe estendere all'80% di tutto questo genere musicale, quindi...

Anonimo ha detto...

infatti...sono usciti negli ultimi anni migliaia di produttori considerati geni della musica,che fanno pezzi ricercati secondo la massa.magari non sapendo cosa sia un onda sinusoidale o un sintetizzatore...
daniel,purtroppo non conosci molto l'ambiente vedo,perchè se sapessi un po' di cose,molti producono con live ( non è detto che hobo l'abbia fatto al 100%,ma con quel risultato è meglio farlo in fretta con live).
io continuo a pensare che mathew jonson puo essere considerato un genio ma questo qui no dai,non è gusti diversi,è capire con la propria testa cosa si sta ascoltando.

Anonimo ha detto...

allora due domande:
-per produrre ed avere buoni risultati devi essere per forza geniale? Allora credo che chi 'inventa' di per sè generi e stili è dio sceso in terra
-davvero si raggiunge quel risultato utilizzando semplicemente Ablenton Live? allora non capisco perchè non vedo risultati simili a qualsiasi angolo di MySpace...

premesso ciò sono stato il primo a dire che Hobo non ha nulla di geniale e di particolare e infine ho detto che intendiamo qualcosa di diverso per studio e ricerca del suono perchè io mi fermo alla mera ricerca di un sound che renda a prodotto finito cosa che Hobo, dai pre-ascolti ripeto, mi è parso riuscire a fare. Per farlo inevitabilmente credo si lavori il suono (io a livello amatoriale, ad esempio, con i suoni delle librerie non ho mai ottenuto risultati che si amalgamassero bene); ovviamente il suono lo si lavora senza andare a sapere come è in realtà l'andamento dell'onda sonora e spesso basta lo stesso orecchio: la cultura di massa.

P.S. credo di essermi reso conto perfettamente di cosa mi vuoi dire e capisco anche il motivo, ma io considero a ritenere il risultato di Hobo buonissimo, rapportato a molte altre cose che ascolto in giro...non è certamente ai livelli di gruppi come i Daft Punk, Chemical Brothers o, più storicamente parlando, dei mitici Depeche Mode, ma è un buon prodotto.

Anonimo ha detto...

ho esagerato coi paragoni per cercare di farti capire.
il problema non è hobo ma la musica minimale che sta uscendo negli ultimi 2-3 anni.
siamo tutti produttori con un programma scaricato ma non sappiamo neanche le note musicali (sto sempre esagerando,eh).
poi escono i geni come nathan fake che dal niente crea delle melodie (sensate) e chi con 2 note fa su un pezzo ( ultimi minus per intenderci).
i gusti son gusti e ci sta che ti piaccia e renda bene in disco ma era solo per spiegare che per me ci vuole ben poco.
secondo me un suono ricercato lo senti subito se è qualcosa di diverso...in questo ad esempio non mi ha dato l'impressione.tutto qui.

p.s. è un piacere dialogare educatamente con te.
non è sempre facile,ciao

Anonimo ha detto...

p.s.2
sto provando a riascoltarlo ma anche coi buoni propositi non ce la faccio.
se giri su myspace di roba del genere ce n'è una vagonata.

Anonimo ha detto...

probabilmente conoscerai e saprai molto più di quanto possa sapere io di musica e tecnica del suono, ma sono convinto del fatto che la ricerca del suono non deve per forza essere finalizzata al 'particolare' o al 'diverso' che sicuramente richiede più conoscenza, attenzione e soprattutto creatività; la ricerca del suono può essere finalizzata a infinite cose, prendi ad esempio l'elettronica associata ai super singoli pop che presenta cose spesso sentite e risentite quanto, a mio parere, tremendamente adatte, nei diversi contesti, alle voci delle cantanti.

Anche a me fà piacere confrontarmi soprattutto se si tratta di musica...comunque io non ho ascoltato spesso pezzi che rendono così bene, soprattutto sui myspace.

Anonimo ha detto...

proprio nel tuo esempio nell'elettronica nel contesto pop è tutta un'altra cosa rispetto a questo.
prova a sentire toxic di britney spears ad esempio e poi questo pezzo qui.
il pezzo di hobo sinceramente puo piacere in un club con un potente impianto sotto l'effetto di alcool.
ma sinceramente a casa mi sembra di sentire un rumore inceppato...sarò critico io con questo tipo di musica e soprattutto coi dj che la suonano.

Anonimo ha detto...

Beh parlando di pop avevo pensato anche io a Britney, ma a Circus che, tra l'altro è prodotto da uno che certo non è nuovo alla materia (Dr. Luke). Ma come ho detto dall'inizio: De Gustibus. Io Britney la ascolto a malapena in radio, ma di set techno, electro, raccolte stile Fabric, Ambient/Erotic Lounge o le mitiche Cafè Del Mar ci vivo.

Ora io letteralmente ascolto di tutto, anche se prediligo l'elettronica in generale, e devo dire che lavoro duro, dietro le buone produzioni soprattutto, c'è sempre...per alcuni aspetti o per altri c'è sempre. L'arte minimalista, non parlo solo della musica quindi, ha sempre subito una critica che la definiva in qualche modo incompleta, povera, nuda, arida, facile e in realtà la grandezza e la difficoltà di questo genere nasce nella critica stessa che gli si muove; infatti la domanda che ci si dovrebbe porre è "ma è davvero facile ottenere la funzionalità e la bellezza utilizzando il minimo delle forme e dei materiali?"; la risposta dovrebbe giungere di per sè dalla parola 'minimo'. Ecco: la bellezza è soggettiva, ma la funzionalità è abbastanza oggettiva e direi che il modo in cui fà scatenare le persone la rende molto funzionale. Comunque abbinare, unire, integrare i suoni minimali è cosa che reputo tutt'altro che facile e credo capirai il perchè...può non piacere, ma credimi che, in generale, c'è un grande lavoro dietro come per altri generi: non è la complessità a trasformarsi in lavoro e riuscita....la musica polifonica fiamminga era divenuta ridicola, ad esempio.

P.S. se non si fosse capito adoro la musica....e discuterne mi fà diventare logorroico: scusate.

Anonimo ha detto...

no no qui ci stiamo ampliando troppo...eheheheh.
se parliamo ad esempio di minimal nel contesto dell'arte potrei scrivere per ore ma dietro a quello c'è un concetto (joseph kossuth,robert barry ,donald judd ecc)
in questo sottogenere della musica minimale il concetto è far ballare,ma ti posso assicurare che di studiato c'è il meno possibile.
stiamo parlando di minus e compagnia non di ryuichi sakamoto e alva noto...
la prova piu lampante è che assistiamo nei club a dei live già belli prestabiliti in cui un boh (artista è troppo davvero) fa partire il suo portatile e sta li un'ora a fare niente.
non a caso i produttori che possono dire la loro fanno live molto piu impegnativi (cobblestone jazz,anthony rother,remute,fairmont,booka shade,per citare un po' tutti i generi)

Anonimo ha detto...

beh...hai parlato di 'genere' e mi sono allargato su cosa esso rappresenta, ma dire che non si nasconde un concetto dietro la musica minimalista mi sembra dare demeriti oltre che essere riduttivi: altrimenti perchè dovrebbe appartenere alla stessa arte? ora è vero che la Minimal è diversa dalla musica minimalista, ma nasce da lì e il concetto formale, in generale, è mantenuto. La verità è che alla minimal si sono associate molte, forse troppe, sperimentazioni che spesso erano lontane dal genere originale. Poi comunque la musica essendo sottoposta al commercio si evolve molto più delle altre forme d'arte e quindi su cosa essa comprenda non mi sento di essere troppo critico. Aperta e chiusa la parentesi se parliamo di M-Nus parliamo anche di Richie (stò ascoltando proprio ora the tunnel) a cui certo la genialità musicale non manca...poi lasciamo stare che ultimamente fà il divo alla Sven (altro genio ed anche molto più vario). The Tunnel lo inserisco perfettamente nel genere musicale Minimal e credo che non si possa certo dire che quella canzone non sia una produzione mostruosa...poi vabbè il discorso Live è diverso da quello della produzione musicale e non lo considero affatto un esempio lampante: posso saper mixare anche senza aver mai prodotto una canzone e essere un genio di produzione e non saper mixare perchè sbaglio a usare anche il crossfader (esempio studio, chiaro).......

Anonimo ha detto...

hawtin non si discute per cosa ha fatto in passato anzi.però molti quando arrivano ad avere fama e soldi la voglia di ricerca scende (e li capisco bene,dopo tutti gli sforzi si prende i meriti).basta assistere a una sua performance ultimamente per vedere a che livello è arrivato.
il fatto dei live era per far capire quanto poco ci voglia ora sia in produzioni che in live per far saltare 4 esaltati che vanno a ballare perchè lo devono fare e non ragionano un minimo (sto generalizzando eh).

Anonimo ha detto...

eheheheh......ora invece stò ascoltando Sensual Enjoyments e penso a quanto era assurdamente geniale Sven Vath 8 anni fà...ma sì lasciamoli fare i divi, gente brava non si può dire che manchi nemmeno oggi. Sono pienamente d'accordo con te, ma lo considero ancora uno grande seppure ormai ha perso il primato che divideva con pochi altri...ma vabbè la minimal è anche quella di Richie ed è anche quella di 'The Tunnel' che certo è almeno dieci volte meglio di 'Failsafe', ma parlare di Richie in uno dei suoi periodi produttivi forse migliori infatti, poi, nel 2006 lo hanno chiamato a partecipare alla produzione di una certa cerimonia vista da 1.8 miliardi di persone e confrontarlo con Hobo che è un buon produttore non credo sia il caso. Hobo non è, e probabilmente non sarà mai, a quei livelli, ma rimango dell'idea che 'Failsafe', molto meno 'Midnight', sia un buon prodotto; forse sono troppo buono io nella critica, ma sinceramente, come ho già detto, prodotti simili io non gli ascolto spesso se non da produttori che vengono considerati altrettanto bravi e se non è pieno di loro credo ci sia un motivo: quello che fanno, lo fanno discretamente bene.

Poi vabbè....tralasciamo il fatto dei Live: sono tremendamente d'accordo con te e definisco gli eventi, molto meno le serate in disco, serate di buona musica passate a fare lo slalom tra impasticcati.