la rete non è intasata da video che riprendono le sue gesta in consolle, non è uno di quegli artisti di cui si sa vita morte e miracoli prima ancora di vederlo all'opera. steve bug interpreta a modo suo le vesti del dj: vero, puro, elegante...idealista. sì idealista perchè sono dieci anni che la poker flat, e quindi il signor bug, parla attraverso le note di un genere che ha saputo penetrare attraverso le mura dei migliori club del mondo. circa cento release fa usciva "double action (everything is a stake)", il primo mitico poker flat che conteneva "loverboy"...all'epoca in pochi lo avrebbero definito futurista.
giovedì 11 giugno
steve bug
alessandro conte
purple club
viale murri, eur
roma
giovedì 11 giugno 2009
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