lunedì 15 settembre 2008

il disc jokey

il dj è colui che alla consolle usa piatti e/o cdj, mixer semplici o complessi con una serie di effetti, a volte un computer a differenza di coloro i quali lavorano in radio o in televisione.
il disc jockey è un intrattenitore che si occupa della musica trasmessa in un ambiente, selezionando, a seconda del suo stile, delle occasioni e dei gusti del pubblico, brani musicali, mixandoli in modo da unire più tracce in sequenza in modo da ottenere un unico flusso musicale che risulti piacevole per l'ascoltatore.
il djing è detta l'attività del dj, che richiede esperienza come per qualsiasi altro musicista. oggi molti dj sono considerati star del mondo della musica, fanno tournèe, serate, e altre attività imprenditoriali connesse al djing (apertura di etichette discografiche, studi di registrazione, discoteche, emittenti radiofoniche).
la nascita della figura del dj viene fatta coincidere da alcuni addirittura con i primi esperimenti radiofonici, dove i pionieri della trasmissione via radio collegavano dei grammofoni a trasmettitori suonando alcuni dischi.
il vero inizio dell'attività del dj, avvenne con l'apertura delle prime discoteche in francia sotto la dominazione nazista. il regime non vedeva, di buon occhio la diffusione di opere discografiche del nemico statunitense, quindi era proibito suonare dischi d'oltreoceano. fu così che nacquero le primissime discoteques dove vennero messi dischi jazz e blues provenienti dal nuovo continente. naturalmente ci voleva qualcuno addetto a selezionare tali dischi, quel qualcuno diventerà presto il "dj", con l'uscita allo scoperto della discoteca e l'esportazione in america nei sessanta. lì fu coniato il termine, che significa letteralmente "fantino dei dischi". il suo compito era quello di mettere uno dopo l'altro i dischi ed effettuare avvisi col microfono e la sua paga era uguale se non inferiore a quella di un barista.
successivamente arrivò la "saturday night fever", e la disco music, e, insieme alla discoteca, anche il dj acquisì sempre più prestigio, diventando, con la scelta dei dischi, il responsabile della buona riuscita di un evento e della buona fama di un locale. arrivarono, così, i tempi del loft e la discoteca divenne luogo di amore per la musica dove la gente entrava per lasciarsi trasportare dalle atmosfere create dal dj. arrivano le prime star di cui il primo fu di sicuro dave mancuso, che ispirò un'intera generazione di frequentatori del suo loft, forgiando così grandi dj come larry levan, kenny carpenter, frenkie knuckles, nicky siano, francois kevorkian e larry heard. in italia nel 1975 miki del ciak di bologna fu il primo a far conoscere al pubblico il genere musicale americano con la sua grande tecnica nel mixaggio paragonabile solo con i migliori dj oltreoceano.
costoro furono gli inventori del movimento house music che dette il "la" a tutto un immenso filone di musica elettronica, prodotta dal dj stesso che assunse il ruolo di sperimentatore sonoro nonché funambolo del mixaggio, con la nascita del mixaggio "in battuta", che consiste nel far combaciare perfettamente le battute espresse in bpm, ovvero battiti per minuto, dei due dischi, per creare quel filo musicale di cui si era parlato all'inizio.
poi arrivò carl cox che fu uno dei pochi ad usare in una serata ben tre piatti, di cui due per mixare e uno per creare effetti, o inserire nella selezione delle versioni "a cappella" di canzoni per creare dei veri e propri remix dal vivo. intanto nei ghetti neri nasceva un'altra interpretazione dell'arte del dj: il turntablism, promosso da dj premiere e soci, che vedranno sviluppata questa complessa arte fino a far diventare il giradischi un autentico strumento musicale, capace di produrre dei suoni e delle melodie muovendo manualmente il disco sul platter (scratch).
negli anni novanta i dj divennero gli idoli dei clubbers i quali presero a muoversi da una città all'altra o da un paese all'altro per seguire i loro dj preferiti. nacque, così, l'era dei tiesto, todd terry, sven vath, richie hawtin, e in italia stefano secchi, piero fidelfatti, paul e peter micioni, mauro picotto, marco trani, leo màs, andrea gemolotto, claudio coccoluto, albertino, ralf, benny benassi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

quando finisco di leggere queste storielle...non so perche...sono sempre un po piu felice... :P

vai ricci!

matteo cavicchia ha detto...

ricci must go on !

Anonimo ha detto...

grazie lollo!!! :)