giovedì 2 luglio 2009

moloko "the time is now"

moloko: the time is now live at pinkpop festival

primo singolo del terzo, bellissimo, album "things to make and do", "the time is now" è uno dei più grandi successi del duo anglo-irlandese moloko, composto dalla cantante rosin murphy e mark brydon. eccovi la canzone in versione live al pinkpop festival del 2004, ma perchè in italia per vedere tanta gente ad un concerto bisogna aspettare vasco rossi o ligabue? mah...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

scusa un attimo.... in ITALIA hai mai visto proporre open air come all'estero?????????

Anonimo ha detto...

in realtà era il secondo singolo, il primo era l'altrattanto mitico sing it back

matteo cavicchia ha detto...

no, ma se al pubblico non interessa un evento simile non ci sarà mai nessun promoter disposto ad investire in questo tipo di concerti...

matteo cavicchia ha detto...

credo che "sing it back" si trovi su "i am not a doctor"...

Anonimo ha detto...

matteo: scusami, ma stà volta non me trovi d'accordo affatto. Che cos'è il Pinkpop Festival? Non ha carattere prettamente elettronico, anzi, ed è un evento che lo fanno da ANNI interi. Detto ciò non mi sembra che l'Heineken Jammin Festival sia da meno, è all'aperto e porta migliaia di ragazzi che sono lì certamente non per Vasco (tra l'altro a me piace comunque).

Ma poi fossero solo Vasco e Ligabue ad attirare folla: vogliamo parlare, ad esempio, dei Depece Mode a Roma sold out? Oppure, non sò i numeri esatti, come non ricordare Tiesto ad Jesolo? Ma avoja a te di eventi e festival: il Traffic Festival? I Daft Punk non sono Vasco e non sono spiccioli le persone che riempivano Torino nel 2007! E l'Wave Festival toscano? I Chemical Brothers non sono Ligabue...questo solo per citare eventi a cui ho partecipato di persona e che ora mi balzano in mente perchè sicuramente ce ne sono molti altri: cosa non c'è quindi in Italia? forse mancano eventi come Sonar, Time Warp, Global Gathering o che sò quanti altri di cui siamo poveri, ma di certo non sono gli eventi come il Pinkpop belga a mancare...

P.S. credo il problema in Italia non siano i fondi, ma il superare la burocrazia: ad esempio le voci sull'AmoreFestival (seppur è ancora presto per dar credito) fanno capire le difficoltà legali, ma ancor più amministrative e burocratiche di organizzare certi eventi. In fin dei conti dove si sono organizzati si sono raggiunti buoni risultati fin'ora...5000/6000 persone, ad esempio, al MaximalFestival non sono male: il Time Warp ne contò 3000 alla prima edizione del '94.

Credo di essermi fatto capire: non sono d'accordo con quello che hai detto...

matteo cavicchia ha detto...

si si, ti sei fatto capire..
la mia era una provocazione, non mi sono certo messo ad argomentare le mie ragioni come hai fatto tu in un commento tanto lungo quanto costruttivo.

condivido buona parte di quanto hai scritto, ma ciò che ho espresso nel mio articolo non è in contrasto con le tue idee...anche secondo me il nostro problema fondamentale è la burocrazia, ma non venirmi a dire che brilliamo per mentalità aperta.

avevamo concerti che erano istituzioni, come ad esempio il concerto del primo maggio. oggi per vedere piazza san giovanni gremita (ti ricordo che il concerto è GRATIS) c'è bisogno di vasco, punto. questo volevo dire io e i moloko, come buona parte degli artisti del pinkpop festival, non sono paragonabili per fama e rispetto (a livello STRETTAMENTE AUTOCTONO) al caro vecchio bollito vasco rossi.

peace.

Anonimo ha detto...

matteone, sono un lettore assiduo di questo blog e devo dire c'ho scoperto diversi pezzi interessanti. E' da tanto che sto cercando una vecchia canzone ( non tanto, anni 90) che davano su mtv. Nel video c'era un nero con una testa sproporzionata rispetto al corpo che rapiva una donna e la portava su un grattacelo, tipo king kong. se sai ill titolo mi fai un piacere. bonaaaaa diahane

Anonimo ha detto...

beh non ero d'accordo che prendessi come esempio di comparazione il Pinkpop in quando esempi simili ne troviamo diversi in Italia (il primo maggio è una manifestazione di massa e non un concerto) ma poi il mio come il tuo per il resto era un sfogo; la cultura musicale italiana, specie in riferimento all'elettronica, è pari a zero e lo dico perchè per fortuna ho vissuto in situazioni ben diverse e anche se prima ho detto che le ultime cose organizzate stanno avendo buoni risultati mi rendo conto che i risultati sono per 'tendenza' e non per effettiva apertura musicale.

Per questo basta guardare chi critica programmazioni come quella del Cocoricò che certo non è innovativa, ma comunque buona e poi magari mentre altri ballano loro stanno a farsi le seghe musicali a casa sul Dj dei loro sogni che in Italia non mette piede; oppure tentare di aprire un discorso musicale a qualsiasi festa.

Infine mi piacerebbe discutere ed approfondire (finalmente uno con cui si può parlare) ma mi rendo conto che questo non è un forum...magari ci si incontra a qualche festa dopo l'estate.

matteo cavicchia ha detto...

è sempre bello potersi confrontare...
ci si vede sicuramente ! ;)