venerdì 18 luglio 2008

uk rave, parte prima

pensate una gran bretagna in fermento per il movimento acid house, alla fine degli anni ottanta. la trascinante febbre che accompagnava la collettività acid portò ben presto il dj al centro di eventi illegali dalle dimensioni impreviste (e imprevedibili): i rave erano giganteschi eventi all'aperto, promossi nell'ombra, e arricchiti da impianti audio/luci montati furtivamente.
se proprio vogliamo dare una data di inizio al movimento rave in gran bretagna dobbiamo risalire al 1988, quella che i nostalgici chiamano "summer of love" (rievocando la più celebre estate dell'amore del 1967), quando i promoter acid londinesi diedero vita in modo spontaneo, e con il solo fine del divertimento, ad alcuni piccoli eventi nelle campagne della capitale britannica. dal divertimento alla speculazione il passo è breve, soprattutto quando c'è da appofittarsi della passione di migliaia di giovani "rapiti" dal nuovo travolgente sound acid house. i rave in brevissimo tempo iniziarono ad ingrandirsi, tanto da arricchirsi di parcheggi e giostre, e riuscirono a resistere alle pressioni di governo e polizia e all'eccessiva avidità di alcuni promoter.
l'attaccamento dei giovani a queste feste e al senso di comunione che provavano quando si trovavano in un hangar sperduto o in una stalla piena di fango a ballare la musica del loro dj preferito divenne tanto forte e radicato da far sì che nel giro di un solo anno, stiamo parlando del 1989, londra già vantava eventi come "sunrise", "biology" e "back to the future", capaci di radunare sotto un cielo notturno screziato dai laser fino a quindicimila raver.
se ci si chiede perchè i rave? cosa di questo fenomeno ha colpito i giovani inglesi tanto da esportare queste feste illegali in tutto il mondo? a mio avviso esiste una sola risposta: l'idealizzazione. il rave rappresentava la versione idealizzata di una serata in un club. non esisteva collocazione temporame e geografica della festa se non nelle teste di chi ne prendeva parte, senza i raver tutto questo non esisteva. visto in quest'ottica il rave non aveva schemi, il rave diventa una focina di possibilità.

continua..

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