sabato 19 luglio 2008

uk rave, parte seconda

una notte di fine ottobre del 1988 dieci corrieri trasportarono clubber dagli studi della BBC di londra a un manieraggio nel buckinghamshire (contea a nord-ovest di londra) per il "sunrise". tra i passeggeri erano presenti moltissimi promoter dei club della scena acid house, come lo spectrum e lo shoom. ad attenderli luci stroboscopiche e la sigla di "2001, odissea nello spazio" non potè non stregarli: così ebbero inizio i party "tangenziali" (indovinate perchè) o "m25" (dal nome della nuova autostrada appena terminata).
il party fu sconvolgente, vi furono addirittura ragazzi che si incamminarono a piedi verso casa, dopo aver parlato per ore a cavalli e fiori come se in vita loro non l'avessero mai visti. i giovani londinesi, catturati da quanto provato grazie ai bassi steve proctor, dj acid che godeva della stima di artisti come andrew ridgeley (wham!) e boy george, cercarono nella city luoghi dove potersi ritrovare. magazzini, vecchi cinema e depositi di tappeti in disuso furono presi d'assalto in quanto abbastanza grandi per poterci ballare. il motto era sostanzialmente: "se non possiamo averlo legalmente, lo occupiamo!", e tutto ciò avveniva sistematicamente o con l'aiuto di agenti immobiliari compiacenti o con quello di un piede di porco.
è innegabile che a sostenere e ad alimentare la scena rave di quel periodo furono le radio pirata. "kiss fm" dal sud-est di londra, tramite messaggi in codice, più di ogni altra emittente clandestina consentiva ai dj di pubblicizzare i loro eventi in calendario.
i rave erano frutto della cultura undergound e come erano nati sarebbero morti se i tabloid non avessero esagerato le cose oltre ogni ragionevolezza. i sun si spinse addirittura a parlare di migliaia di giovani strafatti che si imbottiscono di droga in feste dalle dimensioni impensabili. nessun promoter poteva desiderare una pubblicità così efficace, capace di trasformare il fenomeno rave in "caso nazionale".
la polizia, da principio piuttosto accomodante, cambiò immediatamente attegiamento spinta da un'opinione pubblica quantomai intollerante e preoccupata: la BBC bandì i dischi acid house dalle proprie frequenze e il parlamento iniziò a elaborare leggi che frenassero questa terribile e demoniaca minaccia.
la prima conseguenza di tale acredine furono party sempre più grandi ed imponenti, con sound system immensi e giochi di luci e laser da lasciare senza fiato. i promoter utilizzarono le nuove tecnologie, come telefonia mobile e linee telefoniche riprogrammabili, per tenere i "luoghi del misfatto" segreti fino all'ultimo secondo e per dirottare la polizia in posti quanto più lontani dalle feste.
l'energy, nella primavera del 1989, toccò il punto di massimo: cinque sale ricavate dallo studio cinematografico di shepeherd's bush, ogniuna addobbata al meglio. suonarono paul oakenfold, jazzy m, nicky holloway, grooverider e trevo fung. jazzy m ricorda: "suonavamo strings of life nel cuore della notte e andavano tutti fuori di testa. poi l'ho fermata e l'ho risuonata daccapo. laser che puntavano ovunque, tutti che sollevavano in aria le mani.ci saranno state cinquemila persone. è stato incredibile."

1 commento:

Robs ha detto...

questa è storia...

...peccato non esserci stato!